Le innovazioni sostenibili più sorprendenti del mondo sportivo

19/10/2021



Dalla container architecture applicata ai club di padel agli stadi di calcio in legno, dalle reti da pesca riutilizzate per la pallavolo ai campi da basket realizzati con migliaia di scarpe riciclate: lo sport è pronto per la rivoluzione green

«Se vogliamo migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, l’unico modo è coinvolgere tutti». Sono le parole dell’architetto Richard Rogers. Le prime conferme a riguardo giungono dall’Agenda di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, a scadenza nel 2030, secondo cui lo sport viene riconosciuto come un importante abilitatore di sostenibilità: il focus dell’analisi si concentra sugli eventi sportivi grazie al Comitato Olimpico Internazionale che, a tal proposito, ha pubblicato una vera e propria guida nel 2006 dal titolo «Sport, Environment e Sviluppo Sostenibile»

Sport e sostenibilità: gli stadi

La green revolution si sta mobilitando per rendere le strutture sportive sempre più sostenibili, stadi compresi. Si passa dalla realizzazione di impianti modulari, che risultano convenienti e facili da assemblare, all’utilizzo di energie rinnovabili come quelle eolica e solare, dalla creazione di un sistema di illuminazione a LED per le installazioni al chiuso, al potenziamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento fino al riciclo dell’energia, condivisa poi da tutte le attrezzature presenti, e all’ascesa dei sistemi di gestione integrati. Ci sono club che puntano più in alto, come la squadra inglese Forest Green Rovers che entro il 2025 punta a realizzare lo stadio più ecologico al mondo, realizzato quasi interamente in legno. 

Dal calcio al football americano con il caso Philadelphia Eagles: il club professionistico della National Football League incorpora la generazione di energia rinnovabile in loco grazie a oltre 11mila pannelli solari e 14 turbine eoliche che rivestono la parte superiore dello stadio, il Lincoln Financial Field, e generano un terzo dell’energia totale dell’intero impianto. Ancora a Hong Kong è stato realizzato un campo da basket utilizzando circa 20mila scarpe da ginnastica usate. Si prosegue con l’hockey con l’innovativo campo studiato per le Olimpiadi di Tokyo: si tratta di un’installazione realizzata grazie alla tecnologia CO₂ e ad un materiale in particolare, ovvero il cardyon, costituito per il 20% di anidride carbonica, che è nello specifico il legante che collega la superficie del campo alle componenti sottostanti. 

Storie di sostenibilità

Anche il padel non sta a guardare. Un esempio in questo senso arriva dall'italiana Z Padel Club che punta a diventare un’azienda B Corp. «In quanto startup innovativa, facciamo della sostenibilità uno dei nostri pilastri – afferma Marco Maillaro, uno dei soci fondatori di Z Padel Club – Grazie alla location temporary che abbiamo allestito in Piazza Gae Aulenti a Milano abbiamo avuto la possibilità di mettere in mostra un progetto di «container architecture». In pratica abbiamo utilizzato, dove possibile, dei container per ridurre al minimo il cemento e, soprattutto, perché gli stessi container sono di rapida installazione e di veloce realizzazione». 

L’innovazione sostenibile è una vera e propria onda che sta coinvolgendo anche il surf e gli sport da onda come il sup. Con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle tavole vengono realizzate diverse tavole di ultima generazione, di cui una da softboard, utilizzando quasi il 100% di rifiuti di plastica riciclata post-consumo. 

E ancora, la Columbia Climate School, scuola di ricerca sul clima della Columbia University, concentra la propria attenzione sul tennis, con le palline Triniti: si tratta della prima pallina da tennis ecologica e ad alte prestazioni al mondo, poiché prodotte con un nuovo tipo di anima in gomma che non richiede aria pressurizzata. Ciò significa che la pallina in questione può rimbalzare ben quattro volte più a lungo rispetto a quelle normali.

Il volley è stato protagonista dell’iniziativa “Good Net”. Il progetto in questione si basa sul recupero delle reti da pesca scartate o recuperate dagli oceani, le quali vengono riciclate per dare loro una nuova prospettiva di vita come reti da pallavolo. Il rugby emerge grazie all'iniziativa “The Green Warrior” della club britannico Wigan Warrior che ha realizzato una vera e propria guida educativa che coinvolge le scuole primarie della zona con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle energie rinnovabili del territorio e aiutare così le realtà scolastiche locali a ridurre la loro impronta energetica e di carbonio.

ARTICOLI RECENTI




Iscriviti alla nostra newsletter

per essere sempre aggiornato sulle attività di Z Padel Club

Registrati